
Indirizzo
Via Aurelia Antica 372/378, Roma
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Orari di apertura
lunedì-venerdì 18.00-23.30
sabato-domenica 12.30-15.00 e 18.00-23.30
mercoledì riposo settimanale
Momo, la divinità della burla a cui si deve il Carnevale: Conviviologia
Vi siete mai chiesti a chi si debba l’origine del Carnevale? Alcune tradizioni la attribuiscono a Momo, dio alla corte di Zeus.
In questo nuovo episodio della rubrica “Conviviologia” racconteremo una storia in cui beffa e mordacità sono sempre presenti fino al punto di segnare, inevitabilmente, il corso di vita del protagonista.
Momo (dal greco μῶμος, momos = biasimo) è una figura della mitologia greca, figlio della Notte. Rappresentato come un omino calvo e minuto, senza vestiti e con in mano una maschera e un bastone, è la personificazione del biasimo e della derisione.
Le sue provocazioni erano tuttavia giustificate dalla sua incontrollabile attitudine alla verità, aspetto che lo ha portato anche ad essere scelto spesso come consigliere o giudice nelle dispute tra gli dei.
Tra gli episodi più celebri che coinvolgono Momo c’è quello in cui Zeus decise di ridurre il numero crescente di uomini sulla Terra, distruggendo l’umanità con fulmini e inondazioni. Il piccolo omino padre del biasimo suggerì il matrimonio tra Teti e Peleo e di generare la seducente Elena, la cui bellezza sarà la causa della Guerra di Troia.
Un altro evento che lo vede protagonista è quello in cui le divinità gli chiedono di designare l’opera migliore tra il toro portato da Zeus, l’uomo creato da Prometeo e la casa edificata da Atena. Momo avanza le sue critiche per ciascuna delle idee proposte, perché a suo dire ciascuna presentava dei difetti. Il toro non aveva gli occhi posti sulle corna, caratteristica che rende più difficile mirare al bersaglio. L’uomo non aveva la mente posta all’esterno, con la conseguenza che non sarebbe stato possibile leggere i suoi pensieri e tenersi alla larga dai cattivi. La casa, infine, non avendo le ruote, sarebbe rimasta immobile, rendendo impossibile il trasferimento nel caso in cui ci fosse un vicino molesto.
Anche Afrodite è costretta a sopportare il suo sarcasmo: non avendo nessuna imperfezione, fu derisa per lo scricchiolio dei suoi sandali.
I numi provati dai ripetuti scherni finirono con il cacciarlo dall’Olimpo. Il nuovo posto che gli fu assegnato era accanto all’unico in grado di comprenderlo: Dioniso, dio del vino e dell’ebrezza.
Secondo alcune narrazioni, una volta scagliato per dispetto sulla Terra si trovò solo e triste, così diede vita al Carnevale.
Ancora oggi in Brasile si festeggia “Rei Momo“, il Re del Carnevale a cui i sindaci delle città cedono simbolicamente le chiavi e la Fascia dell’Amministrazione Pubblica nei giorni che precedono la Pasqua.
L’ironia di questa controversa figura lo porta a essere un giudice giusto, ma senza misura.
Via Aurelia Antica 372/378, Roma
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sabato-domenica 12.30-15.00 e 18.00-23.30
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